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Le tipologie di mascherine.

In questo momento durante il quale l’utilizzo delle mascherine è diventato obbligo comune, facciamo chiarezza sulle diverse tipologie.

Alcune particelle, microparticelle e polveri sottili possono essere pericolose e creare danni all’apparato respiratorio, altre possono causare patologie anche nel corso di più anni.

E’ molto comune che alcune classi lavoratrici debbano convivere talvolta o con alcune di queste particelle o anche con odori poco gradevoli, all’interno di filiere produttive.

Inoltre per la classe medica e sanitaria in generale è di norma l’utilizzo delle apposite mascherine.

Le maschere respiratorie si suddividono in 3 classi, normate a livello europeo EN 149.

Le classi sono FFP1, FFP2, FFP3, denominate anche  “semimaschere filtranti contro particelle o maschere per polveri sottili”.

Mascherine chirurgiche

Le mascherine chirurgiche, utilizzate negli ospedali, negli ambulatori e negli ambienti sanitari, hanno l’obiettivo di evitare la contaminazione dell’ambiente da parte di chi le indossa, limitando la trasmissione degli agenti infettivi.

Rientrano nella categoria dei dispositivi medici, prodotte rispettando la norma tecnica UNI EN  ( https://www.uni.com), la qual prevede il rispetto dei seguenti requisiti:

  • resistenza a particelle liquide
  • traspirabilità
  • filtrazione batterica

 

Come funziona una mascherina filtrante?

Le mascherine filtranti proteggono da polveri, particelle, fumi e particelle liquide inalabili.

Come abbiano detto vengono suddivise in 3 categorie FFP, “filtering face piece” ( maschera filtrante).

Questo tipo di mascherine copre naso e bocca. Di norma sono prescritte nei luoghi in cui viene superato il valore limite di esposizione occupazionale (OEL), cioè la massima concentrazione di polveri, fumo e vapori presenti nell’aria respirabile. Se questo indice viene superato,  è obbligatorio utilizzare le mascherine.

FFP1

Le maschere respiratorie FFP1

  •  filtrano almeno l’80% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm
  •  proteggono da polveri atossiche
  • possono essere dotate di filtro, adatto ad un utilizzo prolungato ( es.per il personale medico

 

FFP2

Le maschere respiratorie della classe di protezione FFP2

  • sono adatte per ambienti di lavoro nei quali l’aria respirabile contiene sostanze dannose per la salute e in grado di causare alterazioni genetiche.
  • Filtraggio di almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm
  • Proteggono anche da aerosol, nebbie e fumi.
  • Possono essere dotate di filtro, che facilita la respirazione per gli usi prolungati.

 

FFP3

  • azione antipolveri a filtrazione batterica
  • massima protezione possibile dall’inquinamento dell’aria respirabile.
  • Filtrano almeno al 99% dalle particelle con dimensioni fino a 0,6 μm, sono inoltre in grado di filtrare particelle tossiche, cancerogene e radioattive.

RIEPILOGO

  •  Le maschere FFP2 e FFP2 sono efficaci per la protezione dai virus
  •  La normativa di riferimento è la EN149 CEE
  •  Se il dispositivo è MONOUSO sarà contraddistinto dal marchio “NR”
  •  Se il dispositivo è RIUTILIZZABILE sarà contraddistinto dal marchio “R”
  •  La durata del prodotto non è standard ed è indicata dal produttore
  •  La sigla FFP sta per “Filtering-face-pier”

Altri tipi di mascherine

Altri tipi di mascherine diversi da quelle citate, non sono dispositivi medici.

Le mascherine in questione non possono essere utilizzate in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non rispondono ai requisiti tecnici dei dispositivi medici e dei dispositivi di protezione individuale. Chi la indossa deve comunque rispettare le norme precauzionali sul distanziamento sociale e le altre introdotte durante l’emergenza Covid-19.

Per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale consulta il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità COVID-19 n. 2/2020